Nei secoli i Gesuiti a Scutari si sono distinti per le loro attività educative e culturali.
Nel 1877 fu aperto il Collegio, che prese il nome da un celebre missionario gesuita del XVI secolo, lo spagnolo San Francesco Saverio.
Il Collegio Saveriano fu inizialmente aperto come una scuola di commercio su richiesta delle famiglie di Scutari, per una buona preparazione umana e professionale dei loro figli, e successivamente, negli anni ’20, si trasformò gradualmente in un liceo classico per soddisfare le esigenze di un’istruzione culturale più profonda.
Le parole scritte sull’emblema del Collegio, insieme al simbolo nazionale dell’aquila, “Per Dio, Patria e Progresso” hanno espresso i principali punti di riferimento di questa scuola, mentre il motto “Lavoro – Scienza – Disciplina” rifletteva lo stile educativo del Collegio.
La scuola era cattolica, ma anche allora vi studiavano studenti ortodossi e musulmani.
Il Collegio Saveriano rappresenta una lunga tradizione durata molte decadi, che ha lasciato tracce profonde nell’ambito religioso, culturale e sociale di Scutari e dell’Albania, con una forte eco in vari paesi d’Europa e d’America fino al 1946, quando fu distrutto con la forza.
Dopo la caduta del regime comunista, i Gesuiti sono tornati immediatamente in Albania e nel 1992 hanno riaperto a Scutari una piccola scuola in una sede temporanea, con un gruppo di giovani cattolici.
Nel 1994 ai Gesuiti furono restituite le loro vecchie proprietà, sulle quali era stata costruita una scuola statale. Proprio in questo edificio fu insediata la scuola, che prese il nome di Padre Pjetër Meshkalla, un gesuita di Scutari, che in questa città rimane un simbolo di fede, cultura e libertà.
Nell’anno scolastico 1998-99 la scuola “Atë Pjetër Meshkalla” fu aperta ai giovani, cristiani e musulmani, rispondendo alle esigenze di molte famiglie di Scutari per l’educazione delle future generazioni.
Nell’anno scolastico 2009-2010 ebbe inizio un altro cambiamento con il passaggio da 4 a 3 anni per il ciclo di studi nella scuola superiore. A questa trasformazione si affiancò l’inizio dei lavori per la nuova struttura.
La continuità dei principi pedagogici e morali dei responsabili della scuola – ricordando con grande rispetto P. Gaetano Brambillasca, P. Lello Lanzilli, P. Ronny Alessio, P. Giangiacomo Ghiglia – rende la storia di questa scuola un ‘unicum’ nel panorama albanese fino ai giorni nostri.