Pjetër Meshkalla Institute
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Progetto “Your Europe Your Say”

Bruxelles…. Si sente parlare molto di questa importante città, ma non capita tutti i giorni di poterla veramente visitare. Ebbene, la scuola “Atë Pjetër Meshkalla” ha vinto la possibilità di partecipare ad uno dei più importanti eventi organizzati dal Comitato Economico e Sociale Europeo, “Your Europe, Your say”.
Un gruppo di quattro rappresentanti della scuola composto dalla professoressa Anejda Rragami e dai tre studenti Stiven Shala, Egi Mali e Gert Rrotani, sono stati selezionati tra molti concorrenti per rappresentare la voce della gioventù albanese sul tema “Come integrare gli immigranti nelle nostre società”. Lo scopo di questo evento era di far trovare agli studenti proposte su come facilitare l’integrazione degli immigrati nelle nostre società. Il nostro gruppo ha avuto l’idea che il primo e più importante passo da adottare sarebbe nel campo dell’educazione. Perciò, la nostra proposta spinge ad integrare gli immigrati inizialmente aiutandoli nell’apprendimento della lingua locale, che è considerato la prima e più difficile barriera del processo di integrazione, e successivamente inserendoli nelle scuole.
“L’evento è stato incredibile e io sono molto soddisfatta della presentazione che i miei studenti hanno fatto a Bruxelles. La nostra scuola è riconosciuta per la capacità di generare studenti sapienti, creativi ed intelligenti, e mentre ci stavamo preparando per la presentazione ho potuto vedere sin dai primi passi che i miei tre studenti avevano molte idee buone ed efficienti da presentare, e valeva davvero la pena di ascoltarle. A quanto pare ne valeva davvero la pena, perché anche i membri del CESE hanno apprezzato la proposta dei miei studenti. È stata un’esperienza unica, e la nostra proposta è stata votata come una delle migliori lì presentate”, dice la professoressa Anejda Rragami.
“Fortuna. Non capita spesso di girare per le strade di Bruxelles con due dei tuoi migliori amici e un’insegnante, che è considerata una di noi; di dover correre per l’aeroporto per non perdere il volo; di raggiungere il piano più alto dell’Atomium e visitare i palazzi ricoperti d’oro della Grand Place; di incontrare altri Albanesi che hanno un’altra vita lontano da casa ma che non hanno mai dimenticato l’Albania; di camminare lungo le sale dove camminano i politici che governano l’Europa, e perché no, l’intero mondo; di mettere in scena la danza tradizionale di Tropoja davanti ad un pubblico di 32 nazioni straniere, e perfino di essere ringraziati per la performance e per lo sforzo; e, più importante, di rappresentare tutta la nostra nazione per la prima volta in un evento di questo genere, di mostrare che questa piccola Albania ha un potenziale di sviluppo enorme, cosicché la tua parola su tutta la prossima generazione, sull’Europa e sul futuro possa essere udita, di fare proposte che possano illuminare il cammino dell’Albania verso l’integrazione con l’UE, di essere apprezzati e di farti sentire orgoglioso che sei Albanese!” – Egi, Stiven e Gerti.
È stata un’esperienza meravigliosa che ha dimostrato la capacità dei nostri studenti di eccellere tra 32 altre nazionalità ed è un passo in avanti per la nostra scuola verso un coinvolgimento sempre maggiore in altri importanti eventi.

La loro presenza nella zona in cui il giorno successivo è svolto l’atto terrorista, ha suscitato la loro sensibilità e solidarietà per l’evento.

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